Nella sua introduzione all'antologia Eros e Thanatos Lia Volpatti ricorda una frase di Michael Connelly:
"il racconto è una decappottabile veloce che ha posto per una sola valigia. Il racconto può anche trattare grandi temi ma lo fa in maniera concisa, è un’auto perfetta per un viaggio breve e comunque emozionante”.
Il gallo di Ferrara ( pag. 175 dell'antologia ) è un racconto brutale.
È scritto in un’insolita seconda persona, come fosse una lettera o un esame di coscienza fatto al protagonista che si specchia in acque nere. La perversione di Niccolò viene da lontano, da un suo rapporto malato con la sessualità e lo porta a gesti estremi.
È un racconto di fantasia che prende spunto da un fatto di cronaca avvenuto molti secoli fa e che ha come protagonista uno dei più celebri signori del Rinascimento: Niccolò d’Este, definito da Matteo Bandello "Il gallo di Ferrara".
Anno di pubblicazione : 2010
Casa editrice : Mondadori, Collana Supergiallo